Newsletter Dicembre 2024

 

L’immagine è un particolare in rilievo sul manto della scultura della Madonna che si trova nella cappella “Mons. De Ferrari” di questo Centro Mariapoli.

L’immagine è un particolare in rilievo sul manto della scultura della Madonna che si trova nella cappella “Mons. De Ferrari” di questo Centro Mariapoli.

In questa Newsletter vorremmo raccontarvi di quest’opera d’arte denominata.

 

Maria ‘rivestita della Parola’

un’opera collettiva degli scultori Benedetto Pietrogrande (MI) e Peter Kostner (Ortisei, BZ), entrambi membri del Movimento dei Focolari.

Facciamo raccontare a Peter Kostner la storia, con una spiegazione, della scultura.

L’idea, come pure il bozzetto iniziale in gesso, alto circa 80 cm, sono stati concepiti da Benedetto Pietrogrande (1928-2019) scultore accademico di Milano, ispiratosi alla visione di Chiara Lubich su Maria come Colei che è tutta rivestita della Parola, tutta Parola viva, che dona la Parola ed è allo stesso tempo Madre e Condottiera, intesa come nostro modello da imitare e da seguire.

Nel periodo successivo all’inaugurazione del Centro Mariapoli (maggio 1986), con Benedetto ci siamo ritrovati per condividere l’idea del bozzetto. Successivamente è iniziata la fase della scultura (1992). La statua è scolpita in legno di tiglio e leggermente patinata.

Durante le fasi di scultura ci trovammo a Ortisei ben quattro volte per vedere insieme il procedere del lavoro. Chiara Lubich, nel 1995, in occasione di una sua visita al Centro Mariapoli, sostando sotto la statua, commentò tra l’altro: “Questo lavoro è frutto dell’unità tra l’espressione artistica di un professore d’arte di città e uno scultore del legno di montagna”.

La statua è arrivata nella cappella dei Centro Mariapoli nel 1993.

La statua è arrivata nella cappella dei Centro Mariapoli nel 1993.

Ecco la spiegazione di alcuni dei particolari della statua.

Maria Madre

Le labbra socchiuse rafforzate dal gesto della mano sinistra, ce la mostrano nell’atto di parlare con convinzione: tipico atteggiamento materno di chi ha a cuore il bene dei suoi figli e sa rivolgersi loro per consigliarli e accompagnarli con sollecitudine. Nel suo aspetto esteriore Ella appare pienamente donna, creatura come noi. La mano destra posata sul cuore, ricorda allo stesso tempo la sua dimensione interiore, di Colei che custodisce e medita la Parola di Dio dentro di sé.Le labbra socchiuse rafforzate dal gesto della mano sinistra, ce la mostrano nell’atto di parlare con convinzione: tipico atteggiamento materno di chi ha a cuore il bene dei suoi figli e sa rivolgersi loro per consigliarli e accompagnarli con sollecitudine. Nel suo aspetto esteriore Ella appare pienamente donna, creatura come noi. La mano destra posata sul cuore, ricorda allo stesso tempo la sua dimensione interiore, di Colei che custodisce e medita la Parola di Dio dentro di sé.

Maria rivestita della Parola

Sul manto e sullo svolazzo in basso, sono incisi in sequenza, con colpi decisi a scalpello, i principali episodi della sua vita assieme a Gesù:

 

l’Annunciazione

l’Annunciazione

la Visita alla cugina Elisabetta

la Visita alla cugina Elisabetta

la nascita di Gesù e la sua presentazione al Tempio

la nascita di Gesù e la sua presentazione al Tempio

la fuga in Egitto

Gesù nel Tempio a 12 anni, la vita insieme nella casa di Nazareth

Gesù nel Tempio a 12 anni, la vita insieme nella casa di Nazareth

e poi con Lui nella vitapubblica, fino al Golgota.

e poi con Lui nella vita pubblica, fino al Golgota.

 

Questi episodi rimandano allo stesso tempo alle tappe di quella che Chiara Lubich definì essere la “Via Mariae”, l’itinerario spirituale che ogni credente è chiamato a compiere nella vita, sul modello di Maria – autentica seguace di Gesù e della Sua Parola – per crescere sempre più nell’amore, con l’aiuto della Grazia, dietro a Lui.

 

Maria Condottiera

Le profonde linee traverse del drappeggio e del manto, evidenziano la postura della figura protesa in avanti in movimento, con i capelli all’indietro: Maria appare qui come Colei che cammina avanti a noi facendoci da guida verso Gesù. Regale e sicura nel portamento, la figura ce la vuole mostrare quale è: Regina, senza l’uso di simboli particolari.Un artista trentino l’ha descritto così: “Un manto che è capace di accogliere tutto, dentro il quale sono incisi semplicemente i misteri del rosario. Manto capace di accogliere proprio tutti i nostri desideri”.