Auditorium Marilen
Marilen Holzhauser, trentina, ha fatto parte del gruppo che con la Lubich, durante la seconda guerra mondiale, ha dato il via al nascente Movimento dei Focolari. Testimone degli inizi, ha speso la sua vita in diversi Paesi dell’Asia e dell’Africa testimoniando la passione per la fraternità universale. La sua spiccata sensibilità alla dimensione dell’armonia e della bellezza ha spinto Chiara Lubich a dedicarle questo luogo di incontro.
Spaziosa ed accogliente, la struttura è immersa nella natura circostante, disponendosi a raggiera intorno alla cappella dedicata a Mons. De Ferrari.
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Dati tecnici
428 posti a sedere
Impianto audio e video
Cabine di traduzioni per più lingue
L’architetto Fumagalli, che ha progettato il Centro Mariapoli, così ne descrive le caratteristiche: “Nella ricerca di un’immagine, ho trovato spunto in due concetti fondamentali: un grande manto, l’orditura più alta delle travi che convergono lì nella cappella, e la cappella, a forma di tronco cono proprio per indicare una centralità, un punto centrale più alto, perno attorno al quale tutto ruota. Una seconda raggiera di travi, incentrata nella colonna accanto alla pedana, luogo dell’annuncio della parola e qui la parola che si fa testimonianza. Una sventagliata di travi che vuole intessersi col manto superiore: il manto si lascia squartare e permette che la parola, diventata vita, possa uscir fuori e proiettarsi sull’umanità.”
La struttura ad emiciclo favorisce l’utilizzo dell’auditorium per momenti di plenaria e per eventi che prevedono un numero elevato di persone.